Dalla rivista: "Vita Serena" di dicembre 2012
Gianni Tedeschi innamorato della vita e dell’Altopiano
Ad agosto il pittore ha compiuto 90 anni.
In questi giorni ha dato alle stampe un libro autobiografico: pennellate di una sconosciuta storia italiana oltre che personale, intensamente colorata di sofferenza, di impegno, di speranza e di indomabile passione.
Carichi di energia e di ottimismo. Cosí si esce da casa Tedeschi dopo una bella chiacchierata con Gianni, il pittore, e sua moglie Marisa. Tanta vitaltá e tanto amore per la vita sono rari persino nei giovani di vent’anni, figurarsi se te li aspetti da chi, per anagrafe, sarebbe portato a guardare piú indietro che avanti, Gianni invece ti travolge con il suo naturale impeto, gioviale e cortese, e subito ti coinvolge nei soi pensieri, nei suoi racconti, nei suoi progetti.
Se di una signora non è educazione dire l’etá, di Gianni va ben sottolineato che ad agosto, il 22 per la precisione, ne son suonati 90 tondi tondi.
Non li dimostra e non se li sente. La prima cosa di cui ti parla con ardore è il suo ultimo quadro. Non è tela e non è tempera. Sono pagine e parole, il quadro della sua vita racchiuso nel volume autobiografico appena dato alle stampe. Pennellate di storia italiana oltre che personale, intensamente colorate di sofferenza, di impegno, di speranza e di indomabile passione.
“Dall’Ovra alla Decima Mas”, sottotitolo “Una giovinezza nella Genova del Ventennio”, tocca tutte le tappe importanti della sua vita: l’infanzia in Via del Campo a Genova (proprio quella cantata da De André); l’entrata, ancora minorenne, nell’Opera Volontaria di Repressione Antifascista “Ero un ragazzo esca, quelli che mettevano in strada per smascherare e prendere i pedofili”; l’arruolamento nella decima flottiglia; il carcere (ben 11 anni dietro le sbarre, come detenuto politico), la libertá, la morte del padre, l’amore per Marisa, la donna della sua vita sposata nel 1963; le loro due figlie. “Il mio libro è un testo di storia sconosciuta che ho voluto raccontare senza giudicare né giustificare”. Sullo sfondo sempre l’arte, fatta di luce e colore, che lo ha accompagnato in ogni momento dal giorno in cui, all’etá di quattro anni, dipinse su una parete di casa un grande sole giallo. Nel volume, Gianni Tedeschi narra anche di Asiago dove è capitato per caso nel lontano 1969. “Avevo tenuto una mostra dei miei quadri a Trento e ho fatto un giro di qua. Ricordo ancora lo stupore nel vedere la conca arrivando da Camporovere, mi hanno colpito la dolcezza delle alture e i milioni di abeti che circondano i paesi. Descrivo Asiago come una bella donna vestita di seriche verdi. È stato un colpo di fulmine. Qui ho trovato la mia Shangri-La (luogo immaginario descritto nel romanzo “Orizzonte perduto” di James Hilton con paesaggi meravigliosi, in cui il tempo si è fermato, un ambiente di pace e tranquillitá, ndr)”. Immediata e definitiva la decisione, condivisa da Marisa, di venire a vivere qui. Per molti anni hanno abitato in case immerse nel verde, nell’immediata periferia di Asiago. Da circa un anno si sono trasferiti in centro dove tutto è piú a portata di mano. Con loro vive Elsa, una piccola meticcia nera che ogni mattina, di buon ora, Marisa accompagna in lunghe passeggiate sui prati del Ferragh. Spesso, Gianni le attende al piazzale del Leiten per poi accompagnarle a casa. A 90 anni abbondanti Gianni Tedeschi è, per dirla con le parole del suo medico dopo le ultime analisi, “malato di salute”; solo la vista gli crea qualche problema che naturalmente spera di risolvere al piú presto per poter cintinuare a dipingere. Se gli chiedi qual’è il suo elisir, risponde: “Le tante cipolle mangiate negli anni del carcere forse mi hanno fatto bene o forse è semplice fortuna. Sí, nella mia vita sono stato molto fortunato, ottimista e fortunato”.
Stefania Longhini per la rivista "Vita serena".
Dall'OVRA alla Decima MAS
Una giovinezza nel Ventennio
I ricordi di Gianni Tedeschi e della sua vita travagliata, narrati in queste sue memorie, scorrono dalla Genova della sua infanzia e adolescenza - con il suo centro storico fatto di vicoli brulicanti di attività e figure umane ormai scomparse - al suo servizio nelle Squadre “R E” dell’OVRA, specializzate nel contrasto della pedofilia e pederastia, alla seconda guerra mondiale, che Tedeschi vivrà partecipando ad eventi quali la sfortunata operazione “G.A. 1” del Sommergibile Iride e le missioni sui sommergibili atlantici di Betasom, ed infine, dal 1943 al 1945, tra le fila del Battaglione Risoluti della Decima Flottiglia Mas nella sua città natale Genova, a Montecchio Maggiore e in seguito all’autoreparto della Divisione Decima a Thiene.
I tragici eventi del 25 aprile 1945 e dell’immediato dopoguerra che Tedeschi subì - come tanti aderenti alla RSI - nell’umiliazione di una lunga detenzione, lo faranno rinascere a una nuova vita, con la scoperta di una capacità artistica espressa attraverso la pittura che fu per lui la sua professione, e la forza rigeneratrice capace di dargli la serenità così a lungo negata.
F.to 17x24, 174 pagg., alcune ill. b/n + 2 tavole a colori, Euro 20,00.
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Circolo Idee in movimento, Via XX Settembre 13/3 - Genova
Inoltre ad Asiago il libro si puó trovare nelle seguenti librerie:
Libreria Leggi e Sogna
Libreria Scaggiari
Libreria Bonomo
Gianni Tedeschi nello studio
Un caro ringraziamento e stima vanno ad Andrea Lombardi presidente dell'Associazione Culturale "ITALIA Storica" ad Andrea Castagnino per aver scritto la prefazione al libro ed a Stefania Longhini, direttrice responsabile del giornale "l'Altopiano", per l'articolo pubblicato sulla rivista Vita serena.
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