Un oggetto di lusso non é legato al prezzo, ma all'amore e alla cura con cui é stato creato e al valore che raggiunge con il tempo attraverso la vita di chi lo possiede.
Saranno le comunicazioni di massa, sarà la produzione di serie, sarà l'attuale globalizzazione estetica. Fatto sta che la raffinatezza, l'anticonformismo, l'originalità, difficilmente si alleano al lusso, che sempre di più si allontana dalla vera arte per decadere a equivalente di ricchezza sfacciata, "nouveaurichisme", sguaiatezza di magnati analfabeti.
Una sensazione prossima alla nausea accompagna questo genere di eccessi: barboncini tosati e imparrucati come una dama del Settecento, con collari di platino e diamanti. Divani tappezzati in zebra e leopardo. Abiti in tessuto maculato, ..
Quello che un tempo era stato un lusso è diventato spesso una banale esperienza quotidiana. Forse per una democratizzazione accellerata? Un miglioramento "materiale" a cui non corrisponde un equivalente miglioramento culturale.
Evidentemente la massificazione, la globalizzazione non possono che uccidere il lusso. Sarà troppo lusso? Diceva mia nonna quando le portavo un mazzo di fiori per la sua festa.
Non è certo un vero lusso il viaggio alle Seychelles, vestire Armani o la griffe di Gucci.
Il conformismo di queste pratiche costituisce l'antilusso, anche se molti degli adepti non se ne sono ancora resi conto.
Ebbene, proprio qui sta l'equivoco: non è il lusso che cercano questi adepti alle microtorture, ma l'adesione alletica del clan, che in fondo, è l'opposto del lusso. Perché il vero lusso dovrebbe esprimersi nella opposizione alla serialità, al conformismo, a tutto ciò che è massificato e ripetuto. Ma questa sacrosanta opposizione, purtroppo, risulta quasi inesistente e forse non può più appartenere alla nostra società democratica.
Wednesday, 10 June 2009
Considerazioni sul lusso
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