Wednesday 24 June 2009

I vecchi pennelli da barba e i pittori


I buoni pennelli da barba, si sa, sono in setole di tasso e durano negli anni. Talvolta, quelli fortunati, possono accompagnare un uomo per molto tempo facendo con lui una buona parte del cammino della sua vita ed esserci sempre, grazie al gesto quotidiano e molto intimo, d'amore verso sè stessi, che è quello di farsi la barba.
I pennelli da barba grazie a questo stretto contatto con il propietario, che si svolge in quell'intimità segreta della stanza da bagno, dove nessuno per rispetto entrerà, o se succedrà che qualcuno entri, sarà per forze maggiori; questo qualcuno busserà, in punta di piedi entrerà - sapendo che sta violando una privacy - come d'incanto padrone e pennello fermeranno o rallenteranno l'operazione barba in quei pochi minuti nei quali la loro intimità verrà meno per riprendere appena la persona sarà uscita scusandosi dell'intromissione avvenuta e così ricomincerà il rito-barba a tu per tu con sà stessi: chi canticchia, chi fa le faccie, chi le smorfie, chi parla allo specchio, chi sorride pensando alla giornata e agli appuntamenti che deve affrontare.
Una persona attenta si affezionerà a questo oggetto, e quando lo dovrà per forza sostituire a volte anche dopo 20 anni, gli dispiacerà moltissimo e non lo getterà, ma lo riporrà in un cassetto - e che diamine! - il pennello era li anche la mattina del matrimonio! Come in tante altre mattine e la mattina si sa è l'inizio di un nuovo giorno quindi sempre qualcosa di nuovo e di conseguenza importante.

Moltissimi pittori usano pennelli da barba vecchi per dipingere, in quanto sono appunto in setole di tasso di ottima qualità e poi un pittore mai butterebbe via un pennello!

Il più abile falsario dei maestri olandesi del seicento, Han Van Meegeren, figura emblematica e misteriosa del mercato dell'arte, scoperta solo dopo la sua confessione, usava per dipingere solo vecchi pennelli da barba, poichè i pennelli con peli di tasso dei vecchi maestri erano introvabili e se fosse stata individuata sul dipinto una sola traccia di pennello del XX secolo sarebbe stato immediatamente smascherato.

Il pennello da barba che si trova nel mio studio è particolarmente fortunato, perchè dopo aver accompagnato un uomo speciale e sensibile per 20 anni, ora accompagnerà me nel mio cammino d' artista. L'ho ricevuto in dono da un mio carissimo amico romano che al momento di sostituirlo non lo ha riposto nel famoso cassetto dei suoi ricordi ma l'ha voluto regalare a me in un gesto molto amorevole e di portafortuna.

Grazie Pino!

12 comments:

Miriam said...

Ciao cara Laura, è un piacere leggere i tuoi post scritti benissimo oltre ad ammirare i tuoi splendidi dipinti.
Mi è piacito moltissimo leggere questa storia del pennello da barba...un rito a cui il mio babbo si dedicava e si dedica tutt'ora nonostante i suoi 87 anni di età...! Un abbraccio ciao!

Art Project said...

Sai tanti segreti interessanti! bellissimo questo post...peccato però io non mi faccio la barba e non ne ho uqei penelli....piacerebbe sapere l'effetto che fanno :-)
un abbraccio Laura
Noemi

mario said...

Sì è delizioso questo post, però bisognerebbe parlare anche dei rasoi, quelli di una volta con la lametta, quanti sfregi!! quando mi crescevano le prime barbe ero sempre incerottato.E adesso mi viene un sospetto... sto pensando a Lucio Fontana!

Marco Folchi said...

Tutte cose che ignoravo...grazie Laura per le notizie.

Anonymous said...

Bellissimo post,Laura..molto interessante.
Già, un pittore non getterebbe mai i suoi pennelli. Troppo importanti.
E comunque, anche se consumati, possono essere sempre molto utili in pittura..;)
Conoscevo la storia di Van Meegeren.
Mi hai fatto pensare al grosso pennello da stencil che ho smontato, preso i suoi peli a mucchietti e mi sono letteralmente costruita dei pennelli nuovi, perchè non trovavo quelli che volevo, della lunghezza giusta.Ho preso dei vecchi pennelli, ed ho usato il loro manico..
Funzionano alla grande..
:)

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

@ Miriam grazie di cuore!

@ Ciao Noemi :-) dovresti fartene regalare uno di usato e provare

@ Mario he he he he a questo non ci avevo pensato :-) ma forse chissá sono nate cosí le famose tele di Fontana

@ Ciao Marco :-) mi fa piacere che mi leggi

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Anonimo ciao!!!
so chi sei :-)

un bacione grande grande

gianna said...

sempre belli i tui post......bacio

luigi bluoso said...

Due sono le immagini (con relativi profumi) che rivedo nitide nelle domeniche mattina di quando ero 'bocèta': il catino sul davanzale della finestra con l'acqua calda che mio pà usava per farsi la barba e le tagliatelle all'uovo sparpagliate sulla tavola ad asciugare mentre sulla stufa a legna si preparava il brodo di carne. Bei momenti che mi accompagnano ancora! Ciao.

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

@ Ganna grazie mille!

@ Luigi mamma mia mi hai fatto risentire l'odore delle tagliatelle e il ragú che da me si mangiava di solito alla domenica a pranzo...
che bei tempi!
Grazie Luigi :-)

Grissino said...

grazie al gesto quotidiano e molto intimo, d'amore verso sè stessi, che è quello di farsi la barba.
***
Ma scherzi?! Ne farei volentieri a meno!! Non mi dire che tu ti diverti quando ti depili!!

chi canticchia, chi fa le faccie
***
Io veramente tiro gli accidenti perché anche quando la faccio velocissima, é sempre una perdita di tempo.

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

@ grissino

:-))))))))

naaaaaaaaaaaaaaaaaa