Thursday 2 April 2009

Gianni Tedeschi, il suo Altopiano di Asiago



• IN VETRINA-Visti da vicino – L’artista che trovó pace ad Asiago-Giornale di Vicenza 20 guigno 2008

Gianni Tedeschi L’artista che trovó pace ad Asiago

La regina dei 7 Comuni diventa la sua patria

Asiago alla fine degli anni 70 gli apparve come una bella e languida donna. Fu come sentire il profumo di cose antiche.
“Provo sempre una sensazione di grande godimento quando apro le finestre e respiro quest’aria piena di profumi” racconta Gianni Tedeschi: “Mi innamorai subito di questi luoghi”
In una notte raggiunse la moglie a Rapallo, le descrisse quello che aveva visto e qulche mese dopo iniziarono a vivere ad Asiago. Prima in un albergo, poi nella casa immersa nella natura diventata il suo museo.

Franco Pepe

Nelle foto: l'Altopiano di Asiago visto da Gianni Tedeschi, dipinti originali realzzati ad olio su tavola

10 comments:

luigi bluoso said...

Senti: sto scrivendo a Mario, passo da te per verificare quel dire del tuo papà 'accarezzare Venezia' e... cosa vedo? L'Altopiano! Bella sorpresa, davvero. Ora tocca a te catturarne la particolare atmosfera, quindi buon lavoro appena ne avrai l'occasione e a presto.
PS. Sul serio potremmo valutare di aprire un blog per mettere insieme i lavori 'veneziani'!

mario said...

Grandissimo papà di Laura!

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Luigi ciao!
Sapevo di farti cosa gradita postandoli...

tocca a me ora si...

a presto Luigi

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Mario grazie mille

Tom said...

Ecco...spero di aver postato bene il commento...non riuscivo a trovarlo perchè in tedesco :)...anche il tuo blog è molto interessante, in particolare per le opere personali che pubblichi e che trovo molto affascinanti nel recupero dello stile espressionista più acceso

Tom said...

Un saluto :)

mario said...

L'idea del blog su Venezia mi piace molto!

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Per Tommy:
vedere che il proprio lavoro viene capito e aprezzato é il miglior incoraggiamento a continuare, sempre...

grazie!

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Per Mario e Luigi,
per quanto riguarda Venezia si puó sempre parlarne

Jeremy Quenzer said...

Grandissimo papà di Laura!