Wednesday 22 April 2009

La casa Gialla. Paul Gauguin e Vincent Van Gogh


Commovente é il rapporto tra Vincent e la casa Gialla ad Arles...
Ma cosa furono in realtá le nove settimane in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles? Un disastro! Un disastroso trionfo.
La gioia di creare e la nevrosi di fallire... si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio, con il secondo che
se ne andava a dormire in albergo, con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale... Di lì il ricovero in clinica del primo e la fuga del secondo, di lí un MAI-PIÙ-RIVEDERSI.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto, in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato, Paul gli sopravviverà per un decennio, in un’isola delle Marchesi dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato, trentasette anni l’uno, cinquantacinque l’altro.
Il rapporto tra i due è struggente dal punto di vista umano e stupefacente sotto il
profilo artistico, perché quelle nove settimane, appena due mesi, insomma, cambiarono anche il corso della storia dell’arte e ciò che di Van Gogh e di Gauguin oggi ammiriamo nei più importanti musei del mondo, furono in buona parte dipinti lì ed andarono a riempire le stanze e le pareti della modesta dimora, la casa Gialla, che fungeva da casa e da studio: tele, intuizioni e sperimentazioni a cui credevano solo i diretti interessati e qualche spirito più avvertito o semplicemente più amico.
Perché Van Gogh dovette in pratica morire prima di divenire famoso, e Gauguin fu raggiunto dalla fama in un angolo dell’Oceano Pacifico dove essere famosi non significava niente.
Con pochi anni di distanza l’uno dall’altro, Vincent e Paul, esclusa l’arte, avevano
tuttavia poco in comune...

Foto: "La casa Gialla" di Vincent Van Gogh (Arles 1888)
Per approfondimenti vi consiglio la lettura di: "La casa Gialla" di Martin Gaylord

6 comments:

mario said...

Grazie Laura per il suggerimento letterario. Anche per me, il rapporto tra i due è struggente, intenso, complesso, e lo si può leggere tra le righe delle lettere di Vincent a Teo, nella suo desiderio intenso e ripetuto di voler condividere un sodalizio artistico con Gauguin, ma nello stesso tempo la consapevolezza di avere una instabilità emotiva, dovuta alla malattia incombente.

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Proprio cosí Mario,
nei prossimi giorni posteró ancora diverse cose sul rapporto struggente tra i due Pittori,
la lettura del libro te la consiglio vivamente, so che sei appassionato di questo genere, non é un romanzo storico ma un vero e proprio studio di psicologia sulla personalitá di Vincent.

Tom said...

adoro questo quadro e tutta la vicenda che si è svolta in quella casa mi ha sempre affascinato da morire...mi sono immaginato spesso quelle notti tra deliri e allucinazioni...

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Ciao Tommy,
hai ragione, quando due persone intense si incontrano... non puó che nascere una storia struggente.

Donnachenina blog said...

Ciao Laura, eccomi...è semplicissimo...grazie di questo post, e per le informazioni che dai per saperne di più.
Una grande storia questa..come spesso accade agli artisti e ai letterati!
Bella la tua foto cambiata..sei molto originale complimenti!
A risentirci
Ciao
Franca

nouvelles couleurs - vienna atelier said...

Ciao Franca, hai visto che non era difficile?

... grazie