Friday 31 July 2009

Tra religione e superstizione - Los Diablos Danzanets de Yare









Dipinti di Laura Tedeschi
Olio su tela

San Francisco de Yare é una piccola cittadina fondata nel 1718 a 70 Km a sud-est di Caracas, divenuta famosa per le pittoresche maschere dei Diablos Danzantes.

Ogni anno dal 1742 durante la celebrazione del Corpus Domini
una folla di maschere variopinte e costumi rossi lasciano la Casa de los Diablos Danzantes per invadere le strade del centro ed esibirsi nella tradizionale danza rituale al ritmo di tamburi e maracas.



Wednesday 29 July 2009

Difendiamo il nostro animo infantile, perché lui ci appoggerá nei momenti difficili


Difendiamo il nostro animo infantile ossia difendiamo il bambino che é in noi.

La curiositá e la fantasia, tipiche dei bambini, sono le cose che rendono interessante il mondo,
un uomo con queste doti non sará mai annoiato, potrá vivere solo, ma non sentirá mai la solitudine come peso.
L'animo infantile ci viene in aiuto nei momenti difficili, facendoci gioire di piccole cose anche nella disperazione, dandoci la forza di lottare per avere sempre la voglia di scoprire cose nuove.

Non potrei mai vivere senza il mio "animo infantile"

Lettura consigliata: "Animo infantile" Hermann Hesse

Fotogramma tratto dal film: "Il favoloso mondo di Amélie"


Monday 27 July 2009

Il cavallo viola


"Il cavallo viola"

Dipinto di Laura Tedeschi

Olio su tela

60x80

Thursday 23 July 2009

Perché il gatto ha carattere


"Pur possedendo un cane nel dilemma che molti provano su chi preferire tra cani e gatti, scelgo i gatti. Adesso so perché. Me lo ha spiegato Stephan Budiansky nel suo -Carattere del gatto-. L'autore è un giornalista scientifico che unisce ottime conoscenze a grandi capacità divulgative, quanto di meglio.
L'attacco è fulminante: Non esistono gatti da soccorso, gatti da guardia, gatti per ciechi, gatti poliziotto o addestrati ad individuare esplosivi, gatti da pastore eccetera. Insomma il gatto è il gatto, ogni tentativo di addestrarlo a fare o non fare certe cose è sempre fallito: quella percentuale costante di esseri umani che apprezza e si gode la compagnia dei gatti ha capito da tempo che conviene prenderli per il loro verso e alle condizioni da essi stabilite, tanto, i gatti non concedono alternative.
L'opinione dell'autore, che condivido, è che le tante leggende e superstizioni sui gatti, la stessa diceria della loro misteriosità hanno un fondo di verità: i gatti sono davvero misteriosi. Il primo mistero é il loro curioso rapporto con gli uomini. I gatti si sono diffusi tra le comunità umane pur tenendo sempre una zampa nella giungla. Tra gli animali che hanno familiarità con gli uomini e ne condividono passatempi, lavoro, fatiche (cani in primo luogo, ma anche cavalli, muli, buoi, pecore e via dicendo) i gatti sono sempre rimasti se stessi. La conclusione che l'autore trae su questo punto è che i gatti sono dei compagni di viaggio più che degli animaletti da compagnia.
Qui veniamo a un altro punto fondamentale: Ogni altra specie addomesticata è sociale allo stato brado. Gli omologhi selvatici di cani, pecore, maiali, elefanti, cammelli vivono sempre in gruppo. Condizione da cui ricavano, per apprendimento, regole relazionali e di convivenza. Per contro, il progenitore del gatto domestico è allo stato di natura una creatura assolutamente solitaria. I gatti selvatici interagiscono affabilmente solo per il breve periodo dell'accoppiamento. Il che non esclude marcate caratteristiche individuali, addirittura più accentuate che in altre specie. Esistono gatti calmi e nervosi, intraprendenti e timidi, amichevoli e ostili. Poco o molto che sia, il gatto però sa anche dare. Quando sono a casa, chino sul computer, mi procurano conforto la colonia di gatti che ronfano nelle prossimità di casa mia. Il loro evidente benessere fa star bene anche me fino a quando si stufano, si tirano su, si stirano e con un balzo spariscono".

Testo: A. N. Franco

Dipinto: Franz Marc "Gatto su cuscino giallo"

Tuesday 21 July 2009

Jugendstil mon amour - A Vienna Josef Maria Auchentaller


Josef Maria Auchentaller (Vienna 1865-1949)

Il Leopold Museum (MQ-Vienna) dedica all'artista della Secessione Viennese, Josef Maria Auchentaller (Vienna 1865-1949) la sua attuale mostra.
Nonostante i suoi maesrti fossero Gustav Klimt, Koloman Moser e Josef Hoffman, l'artista é ancora oggi poco conosciuto.
La retrospettiva , esposta giá a Bolzano e Gorizia, raccoglie 300 opere di Auchentaller. Vicino a dipinti e schizzi troviamo anche gioielli e fotografie e diverse importanti illustrazioni dell'artista per la rivista della Secessione viennese "Ver Sacrum“

„Jugendstil pur! Josef Maria Auchentaller 1865-1949. Ein Künstler der Wiener Secession“ sará aperta fino al 21. Settembre. Il Leopold Museum é aperto tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00 e al giovedí fino alle 21,00

Leopold Museum
Museumsplatz 1
A-1070 Wien

Nella foto: J.M. Auchentaller, illustrazione - china e oro su carta - per "Ver Sacrum" pubblicata sulla rivista nell' aprile 1901

Monday 20 July 2009

Estate rovente e silenziosa... Meriggiare pallido e assorto - Eugenio Montale


Dipinto di Laura Tedeschi: "Estate rovente e silenziosa"
Olio su tela 100x50

"Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia".

Eugenio Montale

Thursday 16 July 2009

Vienna goes swimming





Tra Schwedenplatz e l'antico cinema imperiale Urania,
praticamente nel pieno centro di Vienna, si trova, nel canale del Danubio, la nave-piscina.
L'acqua nell'acqua, una nave dove nuotare con annessi vari locali gastronomici, sempre galleggianti.
Il Donaukanal d'estate é molto frequentato, sia di giorno che di sera, non solo per questa piscina galleggiante ma per tutti i locali e spiaggie che vengono allestiti qui, con relativi eventi di vario tipo.
Un altro posto pieno di vita, sempre al Donaukanal, si trova sotto l'Urania ed é lo "Strandbar Herrmann" che prende il nome dal dimenticato inventore delle cartoline: Emanuel Herrmann.
In questo locale vengono anche allestite mostre patrocinate in collaborazione con l' "Akademie der bildenden Künste Wien".
In tutti i distretti di Vienna le piscine non mancano, d'estate fa molto caldo e il mare é l'unica cosa che manca alla cittá.
La piú bella piscina di Vienna, a mio parere, si trova nel 19. distretto ed é la "Krapfenwaldbad".
È situata proprio nel Wienerwald e da lassú si ha una vista stupenda della cittá,
Per arrivare al Krapfenwaldbad é molto semplice, da Grinzing si prende il 38A per Cobenzl e a metá si scende alla fermata Krapfenwaldbad, poi bisogna proseguire un pezzo a piedi in un sentiero proprio in mezzo al bosco, per chi non é pratico del luogo consiglio il vecchio trucco di seguire le persone che scendono dal bus e che vedete abbigliate da piscina... infatti il sentiero non é sengalato molto bene.

Nelle foto: La piscina galleggiante nel Donaukanal a Schwedenplatz,
lo Strandbar Herrmann e la bellissima Krapfenwaldbad

Tuesday 14 July 2009

Il mio angolo colorato - Seguendo la grande passione di Monet











... Il mio angolo colorato... sono orgogliosa di farvelo vedere!
Se ingrandite la foto si vedono meglio.


"Nel 1890 Monet comprò una casa a Giverny, in cui soggiornò sino alla morte nel 1926. A Giverny sbocciò la sua seconda grande passione, quella per il suo giardino, un parco di oltre un ettaro. Negli ultimi decenni della sua vita, il pittore senescente dovette alla cangiante apparenza del suo giardino, elaborata ad arte, i soggetti primordiali e più importanti delle sue tele. Si allontanava solo di rado da Giverny, preferiva ricevervi gli amici. Era completamente assorbito dalle cure del giardino e dalla pittura. Dopo averlo incontrato, un giornalista riportò che Monet dedicava assai più attenzione allo studio di cataloghi e liste di prezzi di piante e fiori che non alla lettura di articoli di pittura. Scambiava semi e discuteva di questioni di giardinaggio con un critico d´arte. Dava lavoro a sei giardinieri, uno dei quali esclusivamente addetto al giardino acquatico con le ninfee. Una via che costeggiava la sua proprietà era fonte costante di irritazione: la polvere si depositava sulla vegetazione del giardino e occorreva rimuoverla quotidianamente. Monet si impose presso il comune per far asfaltare la strada e pagò la metà dei
costi".

Monday 13 July 2009

The Fly - William Blake


The Fly

"Little Fly
Thy summers play,
My thoughtless hand
Has brush'd away.

Am not I
A fly like thee?
Or art not thou
A man like me?

For I dance

And drink & sing:
Till some blind hand
Shall brush my wing.

If thought is life
And strength & breath:
And the want
Of thought is death;

Then am I
A happy fly,
If I live,
Or if I die".

William Blake

Nella foto: "Sorriso alla vita" di Laura Tedeschi - Olio su tela 50x100

Friday 10 July 2009

Marina Wien - Moderno porto privato sul Danubio








Anche Vienna ha la sua Marina, si tratta di un modernissimo porto per Yacht e motoscafi,
con ben 246 posti per attraccare, dotato di sistemi di controllo all'avanguardia.
Nel porto si trova anche un posto di rifornimento carburante e una gru capace di alzare e calare in acqua un imbarcazione fino a 15 tonnellate. Per una protezione migliore alle le barche durante l'inverno c'é un edificio coperto con 168 posti.
Qui si puó fare la patente nautica FB/1 - FB/2 e FB/3.
Un posto carino dove andare a vivere un po' di atmosfera "marinara" accompagnata alla brezza fresca del Danubio, magari sorseggiando un aperitivo nell'accogliente locale annesso...

Sunday 5 July 2009

Il complesso di superioritá


"Capita a tutti di rifugiarsi in un complesso di superiorità, è tipico narcisismo difensivo ed è persino banale sentirsi superiori a qualcosa, o a qualcuno. Quando ci sentiamo maltrattati è un sollievo dare la colpa alla mediocrità del mondo, alla canaglia umana che non ci conosce e non ci riconosce.
È una grande consolazione sentirsi un buon cavallo male impiegato. D' altra parte, dal complesso di superiorità non si esce con il successo. Quando infatti l'umanità ci tratta bene, ci dà gloria e onori, e di nuovo il complesso di superiorità che ci tenta, che occupa il mondo delle nostre ombre.
Il complesso di superiorità è malessere, insicurezza, è la percezione di fare parte, a pieno titolo, di quella realtà mediocre dalla quale si vorrebbe tanto star fuori.
Questo atteggiamento non dovrebbe stupire nessuno in una società che coltiva il miraggio della normalità e la scambia per una perfezione di massa, imitando modelli in cui solo pochi idioti si riconoscono.
Quindi il complesso di superiorità è il sopratacco di chi non vuole somigliare a se stesso. La vera superiorità, invece, sta sempre un passo indietro rispetto alle cose che muove, e si fa beffe di tutto ma non si sbrodola mai, perché con la disinvoltura, il riserbo, la eleganza, l'ironia, ci possiede e ci rapisce".

A. N. Franco

Dipinto di Laura Tedeschi "Il Sentiero" collezione privata Viktor Baron - Polonia

Thursday 2 July 2009

La serietá delle giurie - Alla biennale di Venezia il collezionista é morto e con lui la serietá



Non voglio parlare delle forme d'arte tanto osannate e criticate della biennale di Venezia, ma della serietá delle giurie.
Una delle opere piú discusse infatti é: "Il cadavere del collezionista", presentato nel padiglione dei paesi del nord, dove é stata allestita una piscina con dentro un manichino di gomma che galleggia. A fare scalpore é stata l'idea provocatoria, e tutti a fare ohhhhhhhhhhhh ... geniale!!!

Peccato che la giuria non sapesse che questa opera non é poi del tutto originale e questo lo possiamo leggere sull' articolo del giornale "L'Arena di Verona" firmato Maria Teresa Ferrari.
Grazie all'amico artista Zago, che si ricordava di avere giá visto un opera simile (praticamente uguale), e che poi ha avuto la conferma leggendo il giornale in questi giorni e ha pubblicato nel suo blog l'articolo. Grazie a questo articolo possiamo vedere quanto al giorno d'oggi tutto si risolve alla superfice e alla poca conoscenza dei cosí detti esperti.
Ingranditelo e leggetelo ne vale la pena.

Nelle foto:
la biennale di Venezia padiglione dei paesi del nord "Il cadavere del collezionista"
e sotto:
l'articolo dell' Arena di Verona che parla giustamente di plagio

Wednesday 1 July 2009

Vienna - Wienerwald, Kahlenberg e Cobenzl




Dipinti di laura Tedeschi:

"Il Wienerwald presso Kahlenberg"
Olio su tela
60x100

"Wienerwald - Cobenzl"
Olio su tela
30x50

"Wienerwald"
Olio su tela
30x50